Il playout contro la Sampdoria si trasforma in una pagina nera del calcio italiano: pioggia di oggetti in campo e partita sospesa
Un epilogo vergognoso per una stagione da dimenticare. La Salernitana completa il suo drammatico doppio salto all’indietro, retrocedendo in Serie C nel modo più triste: il playout contro la Sampdoria si conclude nel caos, con una pioggia di oggetti dalla curva granata che costringe l’arbitro Doveri a interrompere definitivamente l’incontro.
Dopo la sconfitta per 2-0 a Genova nell’andata, i padroni di casa avevano bisogno di un’impresa per mantenere la categoria. Con il risultato di 0-2 anche al ritorno, alcuni settori del tifo organizzato hanno perso il controllo, lanciando in campo petardi, fumogeni e persino seggiolini divelti dalle tribune.
Una tensione annunciata
I timori della vigilia hanno trovato conferma durante il secondo tempo. Sul doppio vantaggio blucerchiato, al 66′ minuto la situazione è precipitata. I tifosi più caldi della Salernitana hanno iniziato a scagliare oggetti sul terreno di gioco, costringendo l’arbitro a sospendere ripetutamente il match, fino alla decisione di inviare definitivamente i giocatori negli spogliatoi al 75′.
La gara non è più ripresa e verrà omologata con il risultato di 0-3 a tavolino, sancendo ufficialmente la retrocessione dei granata e la salvezza della Sampdoria, che mantiene così la categoria nonostante le difficoltà societarie vissute negli ultimi mesi.
Le polemiche della vigilia
Il clima era già teso prima del fischio d’inizio. A Salerno non avevano digerito la controversa vicenda del Brescia che, con la penalizzazione e conseguente retrocessione diretta dei lombardi, aveva modificato l’avversaria nei playout: non più il Frosinone (salvato automaticamente) ma la Sampdoria, che sul campo era inizialmente retrocessa.
Ad aggravare ulteriormente la situazione, dopo la gara d’andata persa a Marassi, diversi membri della squadra e dello staff tecnico erano stati vittime di un’intossicazione alimentare durante il volo di ritorno da Genova. La società aveva richiesto un rinvio della partita (inizialmente programmata per venerdì), ottenendo solo un posticipo di pochi giorni.
La cronaca di una retrocessione annunciata
Per la Salernitana serviva quasi un miracolo sportivo, mentre alla Sampdoria bastava gestire il vantaggio dell’andata con una prestazione ordinata. La prima grande opportunità della serata è capitata sul sinistro di Soriano al 20′: conclusione dal limite respinta con un grande intervento dal portiere Ghidotti.
Dieci minuti dopo è accaduto di tutto. Prima i granata hanno trovato la rete con Ferrari, lesto a insaccare su calcio d’angolo, ma Doveri ha annullato per un tocco di mano. Appena quattro minuti dopo è arrivato il vantaggio sampdoriano: su cross dalla destra, Coda ha scaricato in porta un destro potente che non ha lasciato scampo all’estremo difensore di casa.
All’intervallo, con la Salernitana costretta a segnare tre reti nella ripresa per evitare la retrocessione, le speranze erano ridotte al lumicino. E due minuti dopo il rientro in campo è arrivato il colpo del definitivo KO: Sibilli ha ribadito in rete dopo una grande parata di Christensen su Coda, portando il risultato sullo 0-2.
Gli analisti di https://www.ybets.it.com/ avevano previsto una partita complicata per i padroni di casa, ma nessuno poteva immaginare un epilogo così drammatico che ha interrotto la contesa prima del novantesimo.
Le conseguenze
Oltre alla retrocessione sportiva, la Salernitana dovrà affrontare pesanti sanzioni disciplinari. È probabile che l’Arechi venga squalificato per diverse giornate, costringendo la squadra a giocare a porte chiuse o in campo neutro le prime partite del prossimo campionato di Serie C.
Per la società campana si apre ora una fase di profonda riflessione, proprio come accade a molti club quando devono ripianificare il futuro tra campo e mercato dopo momenti difficili. La doppia retrocessione consecutiva rappresenta un duro colpo per una piazza importante come quella salernitana, che solo due stagioni fa festeggiava la permanenza in Serie A.
La Sampdoria, dal canto suo, può tirare un sospiro di sollievo e iniziare a programmare la prossima stagione in cadetteria con maggiore serenità, anche se le vicissitudini societarie continuano a pesare sul futuro del club ligure.
Quello che doveva essere un evento sportivo si è trasformato in una pagina nera per il calcio italiano, con scene di violenza che danneggiano l’immagine del movimento calcistico e che potrebbero avere ripercussioni anche al di là dell’ambito puramente agonistico, con possibili provvedimenti da parte delle autorità nei confronti dei responsabili dei disordini.