Autoproduzione sta diventando un imperativo per combattere tutte le sofisticazioni che ogni giorno ci vengono comunicate: olio, vino, birra, conserve, marmellate, formaggi che spesso contengono tutto tranne l’ingrediente originale. Chi può e ha lo spazio per farlo, cerca di produrre da solo quello che gli serve, aggiungendo al piacere di consumare qualcosa di completamente naturale, la soddisfazione per aver completato un processo non sempre facile.
Internet una fonte inesauribile di notizie, ma…
Su internet si trova di tutto, ma non tutto è affidabile. Tanti paragonano il web ad una grande enciclopedia, io preferisco paragonarlo ad un’edicola dove trovi sia edizioni autorevoli che parlano di un determinato argomento con professionalità, sia giornali scandalistici che mirano solo a fare lo scoop fornendo notizie, false, forvianti e, in alcuni casi, anche pericolose. Questo dobbiamo sempre ricordarlo: le fake news non sono un’esclusiva di internet, sono un’eredità della carta stampata.
Comunque se desiderate produrre, ad esempio, vino, birra o marmellate leggete qui tutte le notizie, e fate affidamento solo a siti autorevoli. Sbagliare un passaggio e dover buttar via tutto è un attimo e sprecare non deve rientrare nel nostro vocabolario.
Volete che vi faccia un esempio? In un sito dicono che per produrre 1 litro di vino fatto in casa servono 5 kg di uva. La notizia, in questo caso è incompleta,e inutile e vi spiego perché! Per prima cosa dipende dal tipo di uva visto che ognuna ha la sua resa. Anche l’annata influisce sulla resa: una stagione piovosa darà gli acini più succosi (ma meno zuccherini), una stagione secca darà acini meno succosi. Altra cosa che influisce sulla resa è la pigiatura: spremitura a macchina, con i piedi o pressatura soffice?
Internet e i libri
Su internet è possibile trovare molti testi relativi all’autoproduzione, sia da acquistare sia da consultare. È possibile anche trovare alcune associazioni specifiche per l’autoproduzione che elargiscono interessanti spunti per la produzione, in particolare, di formaggi e conserve. Se avete un piccolo orto o alcune piante da frutta, troverete tutte le informazioni necessarie a conservare la frutta e la verdura nei modi più svariati come, ad esempio, l’essicazione, metodo che mantiene il prodotto per lungo periodo.
Conservare vuol dire risparmiare
Acquistare frutta e verdura nella stagione di produzione, riduce notevolmente i costi per la spesa, questo è fuori dubbio, ma come fare a sfruttare al massimo questa situazione? Ci sono prodotti che possono essere conservati per diversi mesi, senza problemi, basta depositarli in una cantina fresca, al buio coperti da un sacco di juta: patate, cipolle, aglio, rape, cavolo cappuccio, mele, kiwi e cachi (acerbi), arance. Altri possono essere conservati in congelatore o in vaso.